I gruppi vocali italiani soffrono di un grave handicap, quello della scarsa visibilità nel panorama musicale. Il canto a cappella è stato sempre visto come fenomeno di nicchia e soprattutto legato alla reinterpretazione più che alla creazione e gruppi che hanno operato in ambiti differenziati come Neri per Caso e Voci Atroci non hanno raccolto discograficamente in pieno ciò che hanno seminato. Eppure la scena rimane molto viva. Gli Alti e Bassi sono giunti al quarto album e hanno ottenuto qualche meritato passaggio televisivo e radiofonico con il loro Medley. L’album è costruito propri come insieme di Medley: Bee Gees, Beatles, Platters, Lucio Battisti, vengono rivisitati grazie a una breve antologia per un totale di 32 brani affrontati. Belli gli arrangiamenti di Alberto Schirò per un gruppo dalle ottime qualità tecniche. Non tutto riesce a emozionare, ma almeno diverte e questo ne fa un disco che gli appassionati del genere o del repertorio possono mettere più volte nel lettore senza annoiarsi.
Michele Manzotti